Ai limiti dell’incredibile: il Governo Berlusconi riporta il Fondo Unico per lo Spettacolo a 428 milioni di euro, rimanda a fine 2012 le chance di “incroci” tra stampa e Tv, scompagina le regole per l’accesso delle locali alla Tv digitale… Ancora una volta, norme dettate da ‘emergenze’, all’insegna dell’improvvisazione

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