L’Italia dei media si conferma schizofrenica: la mano pubblica rinnova l’assistenza alla produzione di cinema ma continua a trascurare l’audiovisivo non cinematografico. La Gasparri ignora i produttori di contenuto ma rafforza gli obblighi Rai, Sky Italia sfugge gli obblighi di investimento, AgCom sonnecchia e i documentaristi sono ancora alla ricerca di un’identità televisiva…

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