IsICult replica alla Sottosegretaria Borgonzoni: il 90 % dei lavoratori delle troupe cine-audiovisive è disoccupato, sono dati incontrovertibili (17.9.2025)

« L’Istituto italiano per l’Industria Culturale IsICult, centro di ricerca indipendente, replica all’accusa di “lettura parziale, fuorviante e poco rispettosa” dei dati sul crollo dell’occupazione nel settore cinematografico e audiovisivo: il Presidente dell’IsICult Angelo Zaccone Teodosi precisa che “l’indicatore del codice “G121” del Ccnl è certamente riferito soltanto alle troupe cine-audiovisive, ma che esso è l’unico indicatore oggettivo ed incontrovertibile del vero andamento del mercato del lavoro, dato che cinema e audiovisivo si misurano sulle attività di chi opera sui set. Le troupe del cinema e dell’audiovisivo lavorano solo ed esclusivamente su assunzione con contratti a tempo determinato parasubordinato, e – come la Sottosegretaria Borgonzoni dovrebbe sapere ed il Cnel può confermarle – non ci sono altre forme o varianti. Nel 2024 ha lavorato soltanto un 10 % del totale di lavoratori occupati nel 2023. Si tratta di numeri incontrovertibili, a differenza di tante altre numerologie che sono manipolabili… come le statistiche evocate da Trilussa”. Conclude Zaccone: “la situazione del cinema italiano è oggettivamente catastrofica, tutt’altro che rosea come sostiene invece – con il suo abituale ostinato ottimismo – la Sottosegretaria”. »

La replica IsICult è stata rilanciata alle ore 20:16 di oggi dall’agenzia 9colonne.

La nota IsICult è “in risposta” ad alcune odierne dichiarazioni della Sottosegretaria Lucia Borgonzoni, che non ha citato esplicitamente la fonte, riferendosi ad “alcuni osservatori”, ma è evidente che si tratta di quanto esposto nel comunicato stampa diramato ieri da IsICult. Qui di seguito si riporta il testo di quanto diramato da Ansa (che pure ieri aveva rilanciato il comunicato stampa, assieme a 9colonne ed AgCult).

Il comunicato stampa di IsICult di ieri è stato anche rilanciato nell’edizione odierna del quotidiano “Italia Oggi”.

Qui di seguito il dispaccio Ansa delle ore 18:51 di oggi:

Mercoledì 17 settembre 2025 18.51.35

Borgonzoni, ‘nessun crollo occupazionale nell’audiovisivo’

« Borgonzoni, ‘nessun crollo occupazionale nell’audiovisivo’ “I dati vanno letti correttamente, il settore cambia e cresce” (ANSA) – ROMA, 17 SET – “In queste ore alcuni commentatori parlano di un presunto crollo del 90% degli occupati nelle troupe cinematografiche nel 2024. Si tratta di una lettura parziale, fuorviante e poco rispettosa del settore stesso, che rischia di gettare nel caos e nella preoccupazione un intero settore, dei dati Inps, che considera esclusivamente un singolo contratto collettivo (codice G121), senza tener conto del quadro complessivo del Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo”. A precisarlo, in una nota, è la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni. “I numeri – spiega – raccontano un’altra realtà, come poi la raccontano anche i dati che il ministero della Cultura ha da Slc Cgil Troupe che addirittura nei primi sette mesi del 2025 gli occupati sono più di 10.000. Preciso che parliamo di dati riferiti ai lavoratori tecnici delle troupe. I lavoratori locali non in trasferta esclusi. Si tratta in ogni caso di dati sottostimati a causa di mancate comunicazioni da parte delle produzioni. Il Cnel ci dice – e per questo ringrazio il presidente Brunetta e il suo Centro Studi – che nel 2023 i lavoratori iscritti al Fondo sono stati 367.535, in crescita del +4,9% rispetto al 2022; nel 2024, pur con una flessione, parliamo comunque di 342.212 lavoratori, cioè una variazione del −7% sul totale, ben lontana dal “crollo del 90%” evocato da alcuni. Anzi, nello stesso 2024 la retribuzione media annua è cresciuta del +3,2% e le giornate lavorate sono aumentate (+0,9%)”. “Il dato che gira in queste ore – continua la sottosegretaria – riguarda solo il Ccnl G121 (troupe tecniche e maestranze), che nel 2024 registra un forte ridimensionamento. Ma la stessa nota tecnica Cnel-Inps precisa che questo calo è dovuto in larga misura a migrazioni verso altri contratti collettivi e al ricorso crescente al lavoro autonomo, non a una scomparsa del lavoro. Per altre categorie professionali, come registi, sceneggiatori, orchestrali o amministrativi, si registrano addirittura crescite a doppia cifra. Ridurre tutto a un titolo sensazionalistico significa ignorare la complessità del settore e screditare ingiustamente migliaia di professionisti che continuano a lavorare, innovare e portare produzioni italiane e internazionali nei nostri territori, solo per provare ad attaccare il governo”. “Il governo – conclude Borgonzoni – continuerà a sostenere il comparto audiovisivo con strumenti concreti, dalla formazione dei giovani alle agevolazioni fiscali, dalla promozione internazionale al rafforzamento degli Studios. Il cinema italiano non è al collasso: sta cambiando pelle, affrontando nuove sfide e creando opportunità che vanno lette con serietà, non con slogan”. (ANSA). 2025-09-17T18:51:00+02:00 COM-MAJ ANSA »

Clicca qui, per il file in formato .pdf dell’articolo di “Italia Oggi” del 17.9.2025

Roma, 17 settembre 2025.