Firmato oggi il “protocollo d’intesa” tra Bianchi (Ministero Istruzione) e Franceschini (Ministero Cultura). Annunciato da settimane, si è concretizzato oggi l’avvio della rinnovata iniziativa interministeriale “Cips” per la promozione di una cultura critica in materia di cinema e audiovisivo

Va dato atto al Governo guidato da Mario Draghi che una qual certa “politica degli annunci” di precedenti esecutivi viene contraddetta da una discreta coerenza tra “annuncio” ed “attuazione” dei provvedimenti prospettati: lunedì scorso, su queste colonne, rilanciavamo l’annuncio manifestato dalla Sottosegretaria delegata Lucia Bergonzoni in occasione dell’ultima edizione del Festival di Giffoni Valle Piana, sabato 31 luglio, ovvero che i nuovi bandi per il progetto “Cips” sarebbero stati pubblicati a breve (vedi “Key4biz” del 2 agosto 2021, “Bando “Cinema e Immagini per la Scuola”, Borgonzoni annuncia un budget di 30 milioni di euro”).

In verità, la Sottosegretaria leghista aveva sostenuto ciò fin dal 18 maggio 2021, in risposta ad una interrogazione parlamentare: “si prevede la pubblicazione dei relativi bandi entro luglio del 2021”.

Abbiamo già ricostruito la sequenza degli annunci e le aspettative crescenti delle comunità professionale e degli organizzatori culturali…

Il 16 giugno 2021, in occasione di un incontro tra un ampio gruppo di direttori di festival cinematografici – sempre a Giffoni – il Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del Mic Nicola Borrelli aveva dichiarato, rivolgendosi alla platea di giovani (studenti): “inondateci di proposte”.

E la sua collega Maria Giuseppina Troccoli, dirigente della Dgca, riferendosi alla ripartenza del “Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola”, aveva sostenuto: “per il Cinema a Scuola per il 2021, ci sono in ballo risorse per 19 milioni di euro. A questi, molto probabilmente, si aggiungeranno i finanziamenti non utilizzati nel 2020 a causa del Covid. Abbiamo bisogno di progetti e non di semplici programmi”.

Il 10 luglio 2021, la Sottosegretaria, in occasione della seconda edizione dell’Audiovisual Producers Summit (Avps) tenutosi a Matera, dichiarava: “stiamo lavorando anche a un protocollo di intesa con le scuole sull’audiovisivo e sul ruolo dei tanti mestieri che hanno contribuito in vari settori a fare grande il nostro Cinema e che possono portare a ricadute formative e occupazionali”.

Oggi pomeriggio, gli uffici stampa dei due dicasteri hanno diramato un comunicato congiunto, che conferma quel che era stato prospettato: non sono ancora pubblici gli avvisi, ma oggi è stato firmato dai due Ministri un “protocollo d’intesa” triennale, dal quale scaturiranno ovviamente i prossimi bandi.

Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, e il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, hanno infatti firmato un “Protocollo di Intesa” per la promozione del “Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola” (da cui l’acronimo “Cips”: vedi il sito web dedicato). 

Il 3 % del Fondo Cinema e Audiovisivo (400 milioni di euro l’anno) per l’alfabetizzazione critica

Il Protocollo, del valore di circa 36 milioni di euro, ha durata triennale ed è finalizzato a potenziare le competenze di studentesse e studenti nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni. 

La collaborazione promuoverà anche l’alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini attraverso la creazione di una nuova piattaforma web, che sarà realizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Csc (alla cui presidenza è stata chiamata a fine marzo 2021 la produttrice Marta Donzelli) e dalla Cineteca Nazionale, sulla quale saranno resi disponibili alle scuole materiali didattici e testi filmici a supporto delle attività educative e di ricerca. 

Per la realizzazione di queste attività, sarà potenziata la formazione dei docenti nell’ambito cinematografico e audiovisivo.

Le risorse annualmente a disposizione per la realizzazione del “Protocollo” sono pari ad almeno il 3 per cento della dotazione del Fondo per il Cinema e l’Audiovisivo (istituito dalla cosiddetta “legge Franceschini” di fine 2016) queste risorse sono determinate annualmente in misura pari ad almeno 12 milioni di euro (3 % di 400 milioni di euro, appunto) e sono utilizzate secondo quanto previsto in un apposito “Piano di Intervento” elaborato dal Mic (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo) e dal Mi (Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico). 

Le attività saranno valutate da una “Commissione interministeriale”, coordinata da un Presidente designato dal Ministro della Cultura, e composta da 3 membri designati dal Ministro dell’Istruzione e 3 membri designati dal Ministro della Cultura, scelti tra personalità di comprovata qualificazione ed esperienza professionale nell’ambito dell’educazione all’immagine e dei linguaggi cinematografico e audiovisivo.

Ogni anno i due Ministeri individueranno una “giornata” per la promozione del “Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola”, nel corso della quale saranno rese note le modalità di partecipazione ai bandi, premiati i progetti di maggior valore realizzati nell’ambito dei bandi conclusi, illustrati gli esiti delle attività di monitoraggio delle attività.

Le “linee guida” prevedono infine la possibilità di creare una piattaforma digitale, anche con il Centro Sperimentale di Cinematografia (Csc) e la Cineteca Nazionale, per le attività didattiche delle scuole.

La Sottosegretaria delegata Borgonzoni: “Come promesso, ma questo è solo un primo obiettivo, dobbiamo raggiungere tutte le scuole italiane”

La Sottosegretaria Lucia Borgonzoni (che ha ricevuto dal Ministro Franceschini specifica delega in materia di “cinema/scuola”), ha rivendicato come la “sua” promessa si sia concretizzata: “come promesso, oggi è stato firmato il protocollo d’intesa fra il Ministero della Cultura e il Ministero dell’Istruzione, che sblocca 30 milioni per il nuovo bando relativo al Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola. È solo il primo obiettivo in questa direzione. Ritengo che la vera vittoria sarà quando raggiungeremo tutte le scuole italiane. Verranno predisposti percorsi differenziati fra le varie classi scolastiche, alternanza scuola-lavoro riferite al settore dell’audiovisivo, accurata formazione dei tutor, inserimento della storia del cinema e del linguaggio audiovisivo come disciplina didattica”. 

In sostanza, il Ministero della Cultura auspica che siano tutte le scuole d’Italia ad essere coinvolte nei progetti di “Cinema e Immagini per la Scuola”.

Con le edizioni 2018 e 2019 del “Piano”, sono state erogate risorse complessive pari a quasi 35 milioni di euro per la realizzazione di 797 progetti, attraverso l’emanazione di bandi rivolti a enti, fondazioni, associazioni e scuole di ogni ordine e grado. Si ricordi che le scuole in Italia sono oltre 8mila…

Continua Borgonzoni: “introdurremo, inoltre, attività laboratoriali per un approccio più diretto alla disciplina e una piattaforma web per attingere a materiali didattici e testi filmici. L’audiovisivo non è solo una forma diretta attraverso cui trasmettere emozioni, che supera confini e differenze, ma è anche una grande possibilità di lavoro. Avvicinare i giovani al mondo e alla storia dell’audiovisivo significa formare nuove generazioni attraverso un linguaggio diretto, pieno di sentimenti, sogni e speranze. Magari proprio da quelle classi usciranno i futuri grandi registi, attori e maestranze, la cui professionalità e bravura da sempre ci rendono unici nel mondo”.

In attesa della valutazione di impatto dei precedenti avvisi e della pubblicazione dei bandi per l’anno scolastico 2021/2022

Sarà interessante leggere i risultati della annunciata relazione analitica sui risultati raggiunti, una valutazione di impatto: è stata infatti sviluppata una approfondita attività di monitoraggio, al fine di valutare l’efficacia delle iniziative e fornire linee di indirizzo strategico per le prossime annualità. Si tratta di una opportuna iniziativa coordinata da Bruno Zambardino per il Mic e da Ulisse Fabiani per il Mi, con la collaborazione di Alice Tavazzi eLorenzo Canova.

A questo punto, non resta che attendere i nuovi avvisi, che si immagina verranno pubblicati intorno a Ferragosto (e poi si sostiene che la “pubblica amministrazione” italica sia poco alacre durante l’estate?!), considerando che le scuole riaprono a metà settembre, e che è necessario elaborare per tempo progettualità adeguate per l’anno scolastico 2021/2022.

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