Si osserva il silenzio quasi totale dei media mainstream in tema di politiche culturali. Oggi diversi quotidiani dedicano attenzione ai dati Cinetel sul box office cinema nel ’24, interpretati con la solita iniezione di ottimismo (ma siamo a meno 70 milioni di biglietti venduti nel ’24 a fronte dei 98 milioni del ’19 = – 29 %!), e soltanto “Il Sole 24 Ore” propone la voce di alcuni dissidenti rispetto al solito tutto “tutto va bene, Madama la Marchesa…” nel settore cine-audiovisivo: segnalo l’articolo di Andrea Biondi, che riporta anche un mio parere critico sul deficit della strumentazione tecnica del Ministero per la valutazione ed il controllo del proprio operato. Ed intanto i festival di cinema attendono ancora dal Ministero della Cultura, al 10 gennaio ’25, i risultati del bando per le attività nel ’24: semplicemente surreale!

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